Telelavoro: come siamo messi e qualche consiglio per chi lo fa!

Il telelavoro é un termine che qualche anno fa andava molto di moda. Ed ora? Ora se ne parla molto meno.

Prima di esplorare questo interessante mondo forse é meglio spendere due parole su che cosa é il telelavoro. Mi sono accorto, infatti, che la visione collettiva di questo “strumento” é spesso vista in modo quantomeno riduttivo.

Spesso il telelavoro viene visto semplicemente come il modo per ridurre l’esigenza di recarsi quotidianamente in ufficio con il vantaggio di risparmiare del tempo e del denaro. Ma non é solo questo.

Intanto facciamo un po’ di chiarezza sui tipi di telelavoro che esistono, visto che ne esistono ben sei!

  • Telelavoro domiciliare dove  il lavoratore opera da casa, e si interfaccia con l’azienda per mezzo di PC, fax o altri strumenti. Il PC può essere connesso stabilmente alla rete aziendale, oppure vi si può collegare solo per la ricezione e l’invio del lavoro.

  • Telelavoro da “centro satellite”dove la prestazione è resa in una filiale appositamente creata dall’azienda . Tale particolare filiale si distingue dalla semplice filiale aziendale per il fatto che, mentre quest’ultima nasce per rispondere alle esigenze dei clienti che abitano in un determinato territorio, il centro satellite nasce per rispondere, in teoria, a tutti, data la possibilità di collegamenti attraverso l’uso del computer.

  • Telelavoro mobile

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