Lavorare come Consulente di viaggi online, per chi è un appassionato girovago, è decisamente molto gratificante.
La personale capacità di organizzazione di itinerari viene messa al servizio degli altri, in maniera professionale, circostanziata e chiaramente remunerativa.
Non sempre, però, la costruzione di un pacchetto per un cliente è così semplice o lineare, rispetto a quando i viaggiatori siamo noi.
Occorre infatti valutare che dall’altra parte c’è qualcuno che non conosciamo ancora, che può avere esigenze ancora inespresse, che vuol partire ma non ha fatto i conti il budget “giusto” e così via.
Anche il Consulente più esperto, inoltre, può – per tutta una serie di motivi – incorrere in un rallentamento o in un momentaneo stop.
In tutti questi casi – ma anche nella sempre positiva evenienza in cui l’attività stia andando bene ma si desidera potenziarla – ecco arrivare in nostro aiuto una sorta di bussola che saprà guidarci al meglio.
Sono i 7 punti dell’attività del Consulente di viaggi online: una serie di step sui quali riflettere, utili per verificare eventuali debolezze in alcune fasi dello svolgimento del lavoro.
Eccoli tutti, con relativo link di approfondimento:
1) Generare nominativi di potenziali clienti
2) Creare rapporto
3) Raccolta informazioni
4) Creare il preventivo
5) Rispondere alle obiezioni
6) Chiudere la vendita
7) Fidelizzazione del cliente.
Come possono esserci utili questi punti?
Il consiglio è di interrogarsi periodicamente su ciascuno di essi e darsi conseguentemente un voto.
Di tanto in tanto, a cadenza regolare o comunque quando si avverte che qualcosa sta cambiando, può essere molto utile autovalutarsi con obiettività.
Prendendo in rassegna ognuno dei 7 punti, si potrà quindi procedere con l’assegnazione di un punteggio da 1 a 10 .
Nel caso di voto inferiore al 7, allora è d’obbligo interrogarsi su cosa non funziona nell’area “incriminata”.
Sarà proprio quello il punto sul quale intervenire cambiando strategia.
Fattivamente, ci si può muovere in differenti direzioni: si può chiedere consiglio ai PRG; consultare gli e-learning; richiedere un coaching telefonico o anche semplicemente chiedere un consiglio a chi ha più esperienza e/o ottiene buoni risultati, magari nel corso di un open day.
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Se le aree in cui ci siamo auto-assegnati un voto basso sono più di una, come si può procedere?
In questo caso occorrerà dunque partire dal punto in cui il voto è più basso e proseguire man mano con le altre voci “critiche”.
A volte basta davvero un piccolissimo dettaglio per cambiare i nostri risultati, tanto nel bene e quanto nel male!
Il consiglio è quindi di avere sempre a portata di mano i 7 punti dell’attività per non perdere mai la rotta!
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